Maturità Classica all’ Istituto Maffei di Verona. Studi Universitari effettuati all’Università degli Studi di Milano. Tirocinio come Interno all’Istituto di Farmacologia dell’Università degli Studi di Milano, per 18 mesi, in preparazione Tesi di Laurea Sperimentale. Corso per educatori, pediatri, medici, ginecologi, riabilitatori, fisioterapisti, insegnanti e genitori Il dott. Mario Castagnini, neurologo riabilitatore, da più di trent’anni attraverso studi e ricerca, propone l’efficace metodo Vojta-Castagnini per una diagnosi e terapia precoci delle paralisi cerebrali infantili. Su 41 bambini trattati entro il 3° e il 7° mese, solo 7 si sono normalizzati; tutti gli altri, pur avendo ottenuto risultati ottimali, hanno ancora bisogno di cure. Si raccomanda quindi la diagnosi precoce da 0 a 3 mesi! Spesso la famiglia non riconosce una sintomatologia che attesti lo stato di rischio addirittura prodotto da parto cesareo, gestosi, ittero neonatale, ipoglicemie parti prematuri, dismaturi , gemellari e distotici ecc.., pertanto è indispensabile monitorare per prevenire e curare le eventuali patologie neonatali attraverso un’attività neuropsicomotoria appresa e autogestita dai genitori stessi. Il percorso per lo sviluppo fisiologico e neuropsicomotorio necessita di esercizi quotidiani di pochi minuti e da risultati straordinari che garantiscono ad ogni bambino una crescita serena ed equilibrata prevenendo sindromi neurologiche insorgenti potenziali. Impariamo ad osservare i comportamenti dei nostri neonati per aiutarli ad evitare rischi gravi. Il Dottor Castagnini riceve a Verona presso la nostra Associazione A.R.C. I NOSTRI FIGLI ONLUS Per infoA.R.C. “Voglio precisare subito” – spiega Mario Castagnini – “che il mio approccio alle paralisi cerebrali infantili, si rifà con opportune varianti ed adatti accorgimenti e modifiche al metodo proposto dal dott. Vojta. Dopo anni di esperienza personale durante i quali ho conosciuto e applicato principi e tecniche diversi, sono giunto all conclusione che le proposte del dott. Vojta non contrastano quanto di valido è presente nelle altre metodiche e nello stesso tempo portano un notevole contributo scientifico, che si è rivelato di grande utilità alla comprensione ed alla soluzione dei problemi esistenti nel campo della paralisi cerebrale infantile. L’analisi concreta dei fenomeni della locomozione nei riguardi di un gran numero di bambini di tutte le età, normali e con paralisi cerebrali infantili, ha condotto il dott. Vojta a riconoscere ed applicare il principio locomotorio come elemento fondamentale per l’esame e il trattamento dei disturbi neuro e psico-motori. Egli evidenzia una coerenza sistematica e regolare tra l’ontogenesi della locomozione e la neurologia dello sviluppo. Inoltre viene indicata come condizione indispensabile allo sviluppo neuro e psicomotorio spontaneo, la capacità di controllare la postura. La terapia prende in considerazione le seguenti aree:
Risulta di fondamentale importanza un approccio terapeutico che rispetti l’evoluzione motoria del bambino. Tutti gli schemi terapeutici rispetteranno le tappe motorie proprie di un bambino normale (ontogenesi del comportamento umano) mediante stimoli adatti in posture adeguate. Il bambino nasce con un patrimonio di schemi motori fisiologici che possono essere evocati e che egli è in grado di attivare ed usare per costruire il suo comportamento motorio. La terapia si basa sulla possibilità di “evocazione” di questi schemi innati. La terapia è in funzione della prevenzione. Gli stimoli utilizzati sono già presenti e attivi nel bambino normale, l’iperstimolazione si applica nelle stesse zone attive per il bambino normale e consiste in uno stimolo effettuato con precise modalità entro parametri fisiologici, fino ad ottenere una risposta locomotoria fisiologica. Gli schemi terapeutici possono essere classificati in: schemi del rotolamento, dello strisciamento e verticalizzanti. Il sistema nervoso centrale riceve ripetutamente le informazioni fisiologiche che vengono immediatamente utilizzate e memorizzate. Occorre saper somministrare stimoli adatti nella postura adeguata per il tempo sufficiente a provocare la reazione. Le tappe locomotorie raggiunte dal bambino hanno uno sviluppo cronologicamente costante (variabilità di 15 giorni), il mancato sviluppo segnala una difficoltà del bambino e questo rivela un anomalo controllo della postura”. Un’attenzione particolare va data ai segnali che denotano uno stato di potenziale anormalità. Il dott. Castagnini ne fornisce un elenco preciso:
Il bambino neonato con problemi neuro e psicomotori, indipendentemente da quale ne sia la causa, non riesce ad avere spontaneamente tutte le esperienze di movimento dei bambini normali. E' proprio questa assenza di esperienza che impedisce al sistema nervoso del bambino di imparare a controllare i movimenti. Tecnicamente questa patologia si chiama "paralisi cerebrale infantile". La paralisi cerebrale puo' essere prevenuta e corretta, almeno in qualche misura. Il metodo terapeutico e preventivo si basa in sostanza sul riproporre al bambino tutta la serie di movimenti che fanno parte dell'apprendimento naturale. Ricerche mediche recenti hanno dimostrato che anche una esperienza non spontanea e non autonoma del bambino conduce a risultati analoghi a quelli delle esperienze normali. Il metodo è perciò una fisioterapia speciale, abbastanza semplice, da fare molto frequentemente, che fa ripercorrere al bambino i movimenti non imparati spontaneamente. Il metodo e' perfettamente tollerato, senza alcuna controindicazione, addirittura raccomandabile anche per bambini sani. I risultati sono straordinari. La paralisi cerebrale infantile è un disordine persistente, ma non immutabile della postura e del movimento, dovuto a una lesione o ad una alterazione delle funzioni cerebrali, che interviene prima che la crescita e la maturazione del sistema nervoso centrale siano completate. Mario Castagnini insegna che la paralisi infantile di solito si manifesta con: Oltre a queste manifestazioni che possono essere già evidenti nella primissima infanzia, spesso nel bambino cerebroleso sono presenti anche altri problemi che riflettono il danno cerebrale:
![]() Il lettore si renderà conto dell’assoluta utilità dell’esperienza diagnostica precoce e riabilitativa attuata Le modalità accennate e dell’urgenza di una loro divulgazione a tutti gli operatori del settore. Mario Castagnini è autore del libro “I disturbi dello sviluppo neuro e psicomotorio del bambino – Diagnosi e terapia” edito dalla Tipolitografia don Calabrio Verona 2002 dedicato alla memoria di don Giovanni Calabria che nella sua umile, schietta e semplice coerenza seppe applicare alla sua vita la regola evangelica senza commenti né correzioni. |
